CI SONO COLORO CHE GUARDANO LE COSE COME SONO, E SI CHIEDONO PERCHE'... IO SOGNO COSE CHE NON CI SONO MAI STATE, E MI DOMANDO PERCHE' NO. (Robert Kennedy)

martedì 19 luglio 2011

GIULIA

Quando ho fatto il colloquio per entrare a far parte di Spes contra Spem mi chiesero se sarei stata disposta a lavorare per la Semiautonomia invece che per l’Approdo. Senza pensare risposi subito “si” solo dopo poche ore ho iniziato a farmi le solite che mi faccio sempre. Questi ragazzi sono grandi anche se sono piccoli: lottano ogni giorno con i problemi con cui ci confrontiamo noi adulti: il lavoro, i soldi, la spesa, la casa.
Dentro di me mi sono sempre vista come una pulce indifesa.
Alla fine, come al solito, sono stati loro stessi a mettermi a mio agio e a farmi guardare dentro di. I primi due che ho conosciuto si sono trovati ad insegnare a me a fare ricerca lavoro e a gestire certe piccole situazioni. Ricordo che uno di loro due mi spiegò come comportarmi con alcuni ragazzi, per mettermi a mio agio mi ha perfino fatto il thè. Lui ha la mania: credo ne bava 5 o 6 litri al giorno.
il mio compito è quello di aiutare i ragazzi a cercare lavoro in modo da potersi mantenere da soli. I parametri sono semplici: una buona paga, un lavoro serio, un contratto serio; poche cose che però al giorno d’oggi rendono ancora più difficile trovare un lavoro, soprattutto e teniamo conto che i ragazzi sono appena 18enni e stranieri. Molto spesso mi sono trovata insieme a loro ad avere a che fare con il razzismo, quello che fa dire alle persone “non ti assumo perché sei rumeno” o afgano, oppure quello che porta i datori di lavoro a sfruttare questi ragazzi solo perché sono molto giovani e stranieri e non parlano bene la nostra lingua…mi sono sempre arrabbiata moltissimo dentro di me: di fronte a queste parole mi bolliva il sangue…queste persone dovrebbero vedere il ragazzo che hanno davanti metterlo alla prova capire chi è prima di giudicarlo perché ha un accento diverso dal nostro: vorrei vedere loro parlare l’afgano!!
Ormai sono passati 7 mesi…..7 mesi insieme a cercare il lavoro, cercare la casa, studiare, fare riunioni litigare per le pulizie…quante litigate quanti scazzi per le più piccole cose. La convivenza non è mai facile figurati quando è così forzata! Questi 7 mesi sono letteralmente volati eppure sono stati ricchissimi.
Uscirò da questo servizio civile molto più consapevole di me: mi sono resa conto di saper affrontare situazioni che non credevo avrei potuto affrontare da sola. Ho scoperto una forza e delle capacità che non credevo di avere….speso dico che in realtà sono i ragazzi a fare Servizio Civile con me, non ho più vergogna delle mie debolezze e delle mie fobie: loro ci ridono su, mi prendono in giro ma mi tengono la mano se ne ho bisogno; per esempio un giorno accompagnai B. a portare un po’ di curriculum in giro e dovemmo prendere la metro A a Termini, ora, io soffro terribilmente di vertigini e il vuoto (scale mobili in discesa) mi da un fastidio terribile: le nuove scale mobili di Termini non sono molto alte ma hanno il soffitto molto basso e questo le fa sembrare ancora più ripide di quello che sono…salendo ho fatto un profondo respiro per non farmi vedere in difficoltà da lui. O non sono assolutamente in grado di fingere o lui è uno psicologo nato perché se ne accorse subito e mi aiutò a calmarmi prendendomi la mano e la spalla. Inutile dire che per le due settimane successive ho fatto ridere tutta la Semiautonomia e l’Approdo!
Inizio già a pensare che alla fine del servizio civile sarà molto dura per lasciare. Già adesso faccio ogni tanto un piccolo bilancio di ciò che di bello e di brutto ho ottenuto e vissuto in questi mesi: già adesso poso dirmi soddisfatta e felice...non ho trovato solo un lavoro, ma anche una nuova Giulia, ho trovato qualcosa di nuovo e bello…..

2 commenti:

  1. Mia cara e dolcissima Giulia, ho letto con molta tenerezza questo tuo post perchè mi dà l'idea di "Piccole donne crescono" e di sicuro questa tua esperienza nel servizio civile, al servizio oltretutto dei più bisognosi, ti aiuterà a diventar ancora più matura e a capire quali sono i veri valori della vita. Ma ciò che più di tutto mi ha strappato un sorriso di particolare tenerezza è leggere che aiuti i giovani stranieri nella ricerca di un LAVORO SERIO, con CONTRATTO SERIO e una BUONA PAGA, cioè in pratica aiuti questi giovani nella ricerca dell'Eldorado! Perchè ti sarai resa conto che trovare questi tre "semplici" parametri "all in one" è pressocchè impossibile, e non solo per gli stranieri te lo assicuro! E purtroppo te ne renderai ancor più conto quando sarai tu, italiana e laureata, a volerti inserire nel mondo del lavoro in modo dignitoso e definitivo. Perchè la strada obbligata per i giovani qui in Italia è quella di una gavetta lunga, precaria, dove si viene vergognosamente sfruttati! E' la strada che ha dovuto percorrere anche mio figlio che io ho sostenuto moltissimo economicamente e moralmente negli anni di studi specialistici e dura gavetta a gratis o quasi, al fine di acquisire esperienza ed arricchire il proprio curriculum, fino a che ha ottenuto un lavoro serio, un contratto serio ed una buona paga, raggiungendo così l'agognato Eldorado! Ed io ogni giorno di più mi rendo conto che è quasi un miracolato, visto come sta andando a rotoli il nostro Paese! Un bacione, ciao!

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  2. lo so Ornella hai ragione ma purtroppo non so può fare diversamente che cercare un lavoro con queste caratteristiche soprattutto per due motivi:
    1-la coop. lavora nella trasparenza nel rispetto della legalità (i lavori a nero sono illegali!)
    2- questi ragazzi sono stranieri per poter rimare in Italia devono dimostrare di avere un posto di lavoro stabile e un posto stabile e sicuro in cui vivere; inoltre loro vivono da soli e il soggiorno in Semiautonomia dura sei mesi al max un anno (nei casi dei più fortunati, poi dipende dal progetto); la maggior parte dei ragazzi resta in Semiautonomia solo per sei mesi alla fine dei quali dovrà vivere da solo e pagarsi casa e spese da soli. Un lavoro con serio con contratto (anche a tempo determinato nella speranza che poi si rinnovi) ben pagato, onesto e con tutti gli ottimi requisiti purtroppo per loro è l'unica soluzione. Spesso ci abbordiamo a tirocini nella speranza di un'assunzione successiva che poi non arriva...
    Adesso capisci quanto è difficile questo lavoro che non si esaurisce solo nella ricerca del lavoro ma prosegue nelle piccole cose, nelle piccole faccende, quelle di casa, quelle burocratiche, quelle del lavoro, del Permesso di Soggiorno: un mano sempre tesa nei momenti di gioia e in quelli di delusione che purtroppo, come hai detto tu sono sempre più frequenti; non ti nascondo che ogni volta che uno dei più piccoli diventa maggiorenne e viene trasferito in Semiautonomia oltre il classico orgoglio di veder crescere una persona che ami provo sempre una forte preoccupazione: "ce la farà lui?sopporterà gli ostacoli e le difficoltà?le supererà?realizzerà i suoi sogni?"ho più domande io di loro e molto spesso danno prova di farcela: sono molto più in gamba e forti di me e molto più di quanto credano loro.
    Il nostro Paese va a rotoli, mA come dico sempre sono convinta si possa ancora fare molto e si possa ancora riuscire molto...
    io continuo ad incrociare le dite e a lottare dando il meglio di me e tentando di ottenere da ognuno dei miei ragazzi il meglio di lui....

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