Rieccomi qui a scrivere l’Approdo, dopo mesi che arrabatto sul blog ho finalmente deciso di dedicarlo all’Approdo…
È difficilissimo iniziare…non si può raccontare l’Approdo a parole: l’Approdo è fatto di gesti, spesso anche piuttosto eclatanti, di urla, giochi, dispetti, lotte…pomeriggi interi a convincere un ragazzo a studiare, a spiegare al muro perché non si può usare il computer per 8 ore al giorno…pomeriggi e mattine sacrificati a farsi dire un misero Ciao, o a organizzare veri e propri interrogatori per sapere com’è stata la giornata, com’è andata a scuola.
Da quando conosco l’Approdo ho capito cosa vuol dire famiglia; ho capito davvero cosa vuol dire “Mettere gli altri davanti a noi”.
Il primissimo giorno di servizio civile ero terrorizzata, letteralmente in preda al panico, la mia OLP mi prese persino in giro: dovevo avere una faccia terribile. Sono stati loro stessi a mettermi a mio agio, sono sempre loro a iniziare…riescono a sgelare anche una come me che ho congelato tutto dentro…
Non so come spiegare…non so come raccontare, raccontare questi 5 mesi...ora mi viene solo da dire OH MIO DIO IN CHE GUAIO MI SONO MESSA!!!!c’è chi mi dice di lasciare il lavoro e prenderlo come una cosa così, di non perderci troppo tempo….beh mi viene da ridere….com’è possibile?No, la mia risposta è no e a chi li prende in giro perché sono stranieri rido ancora più forte…se veniste qui sareste voi i primi a non volervene più andare….ecco, adesso cado nel solito discorso che faccio da anni: “siamo tutti uguali”, solo che ora lo senti davvero, ora so cosa sto dicendo.
In più bello…imparo cose che prima non conoscevo: faccio danza orientale da 9 anni, ho una passione assurda per la cultura orientale, tant’è che mi sono cimentata pure nella danza indiana classica, quella rituale per intenderci, beh direi che lì ho modo di ampliare le mia conoscenze, sono anche già riuscita a farmi promettere che mangerò a cene, afgane, bengalesi ecc ecc…
Ok…forse sto dilungando….inizio a salate di palo in frasca e opprimere il mondo con i miei repentini cambiamenti di stato d’animo (che ora sono evidentissimi)…
Per chiudere una domanda da un milione di dollari: COS’è L’APPRODO?
In due parole l’Approdo è: AMORE eFANTASIA….credo sia il caso di allegare la colonna sonora del mio scritto: una fantastica canzone dei Nomadi che io ho sempre sentito come una lettera ad un figlio/fratello piccolo, una lettera a una persona a cui sei legata/o al punto da “alzarmi in volo per vedere dove sei” (e io soffro di vertigini!!)
ti regalo le mie
scarpe sono nuove
prendi anche qualche
libro puo' servire
sapro' alzarmi in
volo e vedere dove
sei ti mandero' a
dire goodbye
ti regalo la mia
giacca ti sta bene
ti lascio una
valigia da riempire
ti lascio anche il
mio numero perche'
non si sa mai ti
lascio una parola
goodbye goodbye my
friend goodbye
goodbye goodbye my
friend quanti sogni,
viaggi, colori,
antichi rancori
e una fantasia piena
di amori e andare
contro il vento non
e' difficile lo sai
lo e' senza un
saluto
caso mai
goodbye my friend
goodbye goodbye
goodbye my friend
sapro' alzarmi in
volo e vedere dove
sei ti mandero' a
dire goodbye goodbye
my friend goodbye
goodbye goodbye my
friend quanti sogni,
viaggi, color,i
antichi rancori
e una fantasia piena
di amori e andare
contro il vento non
e' difficile lo sai
lo e' senza un
saluto
caso mai
goodbye my friend
goodbye goodbye
goodbye my friend
goodbye my friend
goodbye goodbye
goodbye my friend
goodbye
scarpe sono nuove
prendi anche qualche
libro puo' servire
sapro' alzarmi in
volo e vedere dove
sei ti mandero' a
dire goodbye
ti regalo la mia
giacca ti sta bene
ti lascio una
valigia da riempire
ti lascio anche il
mio numero perche'
non si sa mai ti
lascio una parola
goodbye goodbye my
friend goodbye
goodbye goodbye my
friend quanti sogni,
viaggi, colori,
antichi rancori
e una fantasia piena
di amori e andare
contro il vento non
e' difficile lo sai
lo e' senza un
saluto
caso mai
goodbye my friend
goodbye goodbye
goodbye my friend
sapro' alzarmi in
volo e vedere dove
sei ti mandero' a
dire goodbye goodbye
my friend goodbye
goodbye goodbye my
friend quanti sogni,
viaggi, color,i
antichi rancori
e una fantasia piena
di amori e andare
contro il vento non
e' difficile lo sai
lo e' senza un
saluto
caso mai
goodbye my friend
goodbye goodbye
goodbye my friend
goodbye my friend
goodbye goodbye
goodbye my friend
goodbye
Proprio stamattina ho partecipato ad un convegno organizzato dall'AISM ( ho una nipote colpita da sclerosi multlipla) in cui si parlava di quanto sia importante per i disabili il loro inserimento nella vita civile, e del ruolo fondamentale che deve ricoprire la scuola affinchè questo inserimento sia facilitato e reso possibile ed anche del ruolo che dovrebbe avere la scuola nel sensibilizzare i giovani "normodotati" ad interessarsi con un impegno personale al mondo dei disabili. Infatti dai presidenti di alcune associazioni di volontariato veniva messo in evidenza quanto pochi siano i giovani disposti a donare il loro contributo di tempo per aiutare chi è in difficoltà a causa della propria disabilità. Per fortuna ci sono i giovani come te che operano la scelta di dedicare un anno al servizio civile in favore di queste persone, per fortuna esistono giovani come te Giulia ed io mi commuovo nel leggere l'entusiasmo ed il coinvolgimento affettivo che tu metti nel seguire i ragazzi di queste case famiglia. Il nostro Paese potrà migliorare solo con giovani come te, ecco perchè ti invito a far capire ai tuoi amici quanto arricchisca come persona te per prima l'esperienza che stai vivendo e che, anche se non in modo così impegnativo come può essere il servizio civile, un po' tutti dovrebbero ritagliarsi del tempo libero da dedicare ai disabili. Far del bene aiutando gli altri è più utile a chi lo fa che a chi lo riceve! Un bacione, ciao!
RispondiEliminaGrazie Ornella, mi fai diventare rossa, ti scrivo a nome di Spes contra Spem perchè in realtà i giovani "come me" come dici tu sono tanti, a Spes contra Spem ce ne sono tantissimi e credo di poter parlare a nome di tutti nel dirti che è vero, noi potremmo forse migliorare il mondo, in fondo non è per questo che tutti ci impegniamo in mondi che sono più grandi noi?
RispondiEliminasono certa che il nostro impegno non passerà inosservato, come non lo è passato quello di chi ci ha preceduti...la cosa più bella è che nemmeno ce ne rendiamo conto.
I ragazzi con cui lavoro non sono disabili, sono semplicemente adolescenti in difficoltà, con difficoltà ancora maggiori rispetto a quelli di altri adolescenti, molti di loro sono stranieri...puoi ben immaginare quali siano le difficoltà nell'entrare in relazione con loro, eppure sono stati loro stessi a farmi diventare parte di loro, è stato più semplice e spontaneo di quanto credevo...ma non aggiungo altro, ho in mente di farteli conoscere meglio, a volte le parole non servono!
Adesso che ti ho conosciuto di persona non posso che ribadire il concetto che sei una ragazza speciale,dalla grande sensibilità, orgoglio del nostro Paese! La toccante esperienza che grazie a te ho potuto vivere nel visitare Casa Blu, mi ha fatto scoprire un mondo a me ignoto, quello cioè di giovani che con abnegazione si dedicano al sociale, e soprattutto ai più sfortunati perchè gravemente disabili. Vi porto tutti nel cuore e faccio a tutti voi il più affettuoso degli auguri affinchè nella vita vi realizziate come meritate! Un bacione, ciao!
RispondiEliminaGRAZIE ORNELLA, SEI UN TESORO....GRAZIE DI TUTTO, E GRAZIE DI ESSERE VENUTA, SPERIAMO CI SIANO ALTRE OCCASIONI.....:)
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RispondiEliminaSi Cristiano....è lei....le giro il tuo commento
RispondiEliminaAh fetente! Cristiano, guarda che mi hai promesso che porterai a termini i tuoi studi universitari al più presto, altrimenti niente più savoiardi! :-D
RispondiEliminaAnzi ti dirò di più: voglio essere invitata alla tua festa di laurea!
Un saluto affettuosissimo a tutti voi! Ormai vi considero come dei nipoti ( di zia, non di nonna!!!) ed ho a cuore il vostro futuro. Un bacione