Cari amici e amiche ,
molti di voi già ci conoscono, altri no….per questo abbiamo creato una finestra dove raccontare la vita che si svolge nelle case famiglia di Spes contra Spem. Ma chi è Spes contra Spem? Quali sono le sue casa famiglia?
Ci raccontiamo un po’…
Da più di dieci anni operiamo nel territorio del IV Municipio del Comune di Roma. Inizialmente abbiamo concentrato il nostro impegno a favore di persone in situazione di disabilità. In particolare persone che non avendo più il sostegno dei genitori e della famiglia, rischiano di essere private del conforto e del calore di una vera e propria casa in cui vivere, nella sicurezza di un luogo in cui si è accuditi, ma anche rispettati come persone nella propria specifica ed insuperabile identità. Questo ci ha portato a istituire nel 2000 casablu e nel 2004 casasalvatore, due case famiglia per persone disabili adulte. Nel 2006 cogliamo una nuova sfida, posta da un bisogno impellente del territorio romano, sperimentandoci in un nuovo ambito: quello dei minori italiani con famiglie problematiche, per le quali i servizi sociali dispongono l’allontanamento, e stranieri non accompagnati. In risposta a tale emergenza nasce la casa famiglia approdo, che attualmente ospita 8 adolescenti di sesso maschile, di età compresa tra i 10 e i 18 anni. L’anno successivo, nell’appartamento accanto all’approdo, prende vita semi di autonomia, un servizio di semiautonomia che accoglie sei giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni, nel passaggio dalla comunità di tipo familiare alla piena autonomia sociale ed economica, sperimentando la gestione della vita quotidiana, con l’aiuto e l’accompagnamento di un gruppo di adulti di riferimento, inserito in un percorso finalizzato al raggiungimento di una piena autonomia.
Nel tempo ci siamo attivati nel territorio sostenendo anche altri tipi di progetti come ad esempio il teatro buffo: questo nasce come laboratorio e pian piano è diventata una vera e propria compagnia di teatro integrato, composto da persone con disabilità e non. L’esigenza infatti è emersa dall'esperienza di creare un servizio alle persone disabili nelle nostre casa famiglia: è una risposta efficace di integrazione, socializzazione e divertimento alle persone ospiti al di fuori dello spazio domestico.
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