ANGELA

Cito uno stralcio dal film "Davanti gli occhi"

(The Life Before Her Eyes - thriller, USA 2007) Regia di Vadim Perelman:

"William James, il grande filosofo americano una volta disse:

Iniziate ad essere ora quello che vorrete diventare d'ora in avanti.

Vi chiederete ma come?

La più grande guida del nostro inziare ad essere è l'immaginazione, ovvero la possibilità di saper scegliere tra le possibilità che ci vengono offerte. L'immaginazione richiede coraggio, impegno ma allo stesso tempo dona speranza. La speranza di poter decidere il nostro destino.

Le decisioni che prendiamo oggi si confermeranno giuste in futuro.

Per quanto possiamo essere sopraffatti dal mondo, possiamo anche trarne speranza dalla sua bellezza, dalle promesse, dal semplice fatto che possediamo il talento per immaginare il nostro futuro davanti a tutte le possibili vite che scorrono davanti ai nostri occhi.

Dobbiamo immaginarcele bene le nostre vite, dobbiamo impegnare la nostra coscienza.

La coscienza è la voce di Dio, e la natura è il cuore degli uomini."

                                                                                                                                                 

La mia citazione si lega a miei pensieri ed emozioni a contatto con i nostri ragazzi, con questi ragazzi così lontani da noi rispetto il vissuto pregresso e attuale ma, al contempo, così vicini umanamente, ragazzi che sanno donarti qualcosa che riesci a cogliere se ti metti in una posizione di apertura e accoglienza, con un atteggiamento di chi è pronto a ricevere quello che sanno darti. A me è successo a distanza di poco tempo condiviso nella relazione con loro. Per fare qualche esempio concreto, l'altro giorno mi è stato insegnato a giocare a ping pong impugnando bene la racchetta. Potrebbe sembrare una banalità; io l'ho vissuto come un modo attraverso cui mi hanno lasciato qualcosa di loro. Mi è capitato di sentirmi triste in questi ultimi giorni e non ho saputo "lasciare fuori" le mie emozioni legate a problemi personali. Ebbene, dinanzi a questa difficoltà, ho trovato tentativi di farmi sorridere, ho trovato comprensione e il senso di quanto a loro importasse che io stessi bene. Quando scrivo non pongo distinzioni tra i casi, ma nel pensare a quanto vi sto comunicando, ho in mente ragazzi specifici.

Riflettendo sulle capacità degli adolescenti dell'approdo e dei semi di autonomia, il mio grande desiderio è quello di poter far arrivare a loro, attraverso la relazione, l'importanza di scegliere, tra le possibilità che hanno oggi, di iniziare ad essere quello che vogliono diventare. 

Quando si crede che ci sia solo un'unica strada già scritta, quella di chi non si dà possibilità ma va avanti secondo una profezia che si autoavvera, quando succede questo è importante per me non perdere la speranza di aiutare questi ragazzi a cogliere l'importanza enorme per le loro vite di vedere che non c'è una sola via, che non c'è un'unica risposta autodeterminata, ma che loro hanno il potere di cambiare quello che è stato in passato e che vengono supportati nella realizzazione di questo, nel creare la loro realtà in positivo anzichè in negativo. La nostra casa famiglia è anche questo: sperare contro ogni speranza. Ce la possono fare. Io credo in loro. Aiutiamoli a sviluppare la consapevolezza del potere che hanno in mano come protagonisti della loro vita, che possono realizzare qualcosa di positivo per loro, che possono utilizzare l'immaginazione, ossia quell'abilità di saper scegliere tra le possibilità che gli vengono offerte. 

Angela