CI SONO COLORO CHE GUARDANO LE COSE COME SONO, E SI CHIEDONO PERCHE'... IO SOGNO COSE CHE NON CI SONO MAI STATE, E MI DOMANDO PERCHE' NO. (Robert Kennedy)

martedì 13 dicembre 2011

IL NATALE DI ANGELA DALL'APPRODO

"Il Natale è per sempre, non soltanto per un giorno, l'amare, il condividere, il dare, non sono da mettere da parte come i campanellini, le luci e i fili d'argento in qualche scatola su uno scaffale. Il bene che fai per gli altri è bene che fai a te stesso" (Norman Brooks).


Era Maggio quando mi ritrovavo a confrontarmi con i colleghi del servizio civile di tutte le case di Spes Contra Spem ed è lì che mi sono confermata che ognuno di noi, all'interno di questi mondi, dona qualcosa di sè: un sorriso, un definirsi contro possibili atteggiamenti pregiudiziali esterni, un mettersi in gioco in situazioni difficili e conflittuali dentro casa, laddove ci si può trovare a fare i conti con il proprio senso di autoefficacia personale.

Mi piace aprire il mio intervento per questo Natale con la riflessione di Brooks, in quanto mi risuonano diversi aspetti.
Si fa riferimento all'amare, al condividere, al dare: mi sembra di ritrovare questo atteggiamento in noi che operiamo dentro l'Approdo, ognuno a suo modo, ognuno con le proprie capacità, risorse e limiti. Ci pensate mai quanto è esclusiva questa esperienza al di là delle delusioni del momento e delle emozioni negative di fronte a qualcosa che sembra non avere una buona riuscita nell'immediato? Io ci penso per esempio quando, dopo aver contattato i miei limiti nella gestione di problematiche che mi sarebbe piaciuto risolvere in toto, mi entusiasmo nuovamente proprio a partire da quello che ho capito di me in quella esperienza: guarda te che cosa ho capito di me nella relazione con l'altro ed ora come posso utilizzarlo in modo positivo per aiutarmi e aiutare l'altro? Credo che quando parliamo di crescita nell'esperienza del servizio civile, tendiamo a farlo, all'inizio non di rado, in maniera generica: così è stato per l'appunto al principio dell'avventura-Approdo, quando affermavo che avevo scelto questa strada per crescere. Ebbene oggi mi sembra di poter identificare questo concetto così straordinariamente importante (la crescita appunto), con qualcosa di più concreto, quando penso alle esperienze specifiche con gli adolescenti della casa e, quindi, al mio pensare, al mio sentire, al mio fare lì dentro. 
Un punto importante per me è stato quello di darmi più potere nella relazione con loro. Che significa? Partire da me per creare una relazione con queste persone e rendermi più consapevole del peso del mio atteggiamento nella realizzazione di ciò. 
Quante volte sentiamo dire che c'è più gioia nel dare che nel ricevere? Chi ama dà il proprio interesse, la propria gioia, il proprio umorismo, anche la propria tristezza, in ogni caso manifestazioni di quello che è vitale in lui. Credo che ognuno di noi nelle varie case, può contattare la propria realtà, quello che dà alle persone in difficoltà che sta aiutando e ciò che gli viene dato a sua volta dalle stesse persone.
Alla luce di tutto questo, c'è il mio guardare verso questo Natale prendendomi quello che ho fatto di nuovo e diverso dall'anno scorso, consapevole di avere ancora tanto da imparare. Si può fare.
BUON NATALE!


Angela 

2 commenti:

  1. Infatti, non esiste che un solo modo nell'agire al meglio ed è quello di "esserci" totalmente nelle cose che facciamo. Dici bene che bisogna anche guardarsi agire perchè attraverso questo " guardarsi" possiamo " aggiustare" ciò che pare incongruo. Così non solo nelle nostre attività diciamo lavorative , ma anche nel rapporto con gli amici, i genitori, i colleghi le persone con cui facciamo un pezzetto di strada insieme. Insomma la nostra vita come un grande momento di attenzione costante e appassionata sulle persone e le cose. Bacioni a te e a Giulia

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  2. Buon Natale Antonella, con l'augurio che tale festa sia opportunità di accrescimento di benessere interiore e condivisione!

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